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Valentino Rovisi nella bottega del Grande Tiepolo, "II metodo di una vera e lodevole imitazione", conferma come non sia una leggenda che l'Italia è ''il paese dei Mille campanili'. Una terra conosciuta, ai più, per le sue bellezze paesaggistiche ed ambientali, racchiude in sé anche uno scrigno di tesori artistici ed architettonici. La Mostra ripercorre le principali tappe della vita dell'artista, con particolare attenzione all'epoca in cui egli fu uno dei collaboratori di Gianbattista Tiepolo. Le sue opere vengono così decifrate alla luce di questo sodalizio, offrendosi quale lettura per la comprensione di alcuni aspetti della metodologia artistica impiegata nella bottega del maestro veneziano, tema ricco di fascino e ancor oggi in fase di studio. Il progetto viene a collocarsi in un'epoca di grande rivalutazione e riscoperta del Settecento come secolo che ha rappresentato lo sviluppo culturale e sociale dell'intera Europa e come secolo caratterizzato da forti correnti regionali. L'esperienza artistica di questo valente pittore e della figlia Vincenzo, ha impreziosito e caratterizzato le più prestigiose chiese e facciate della Valle dell'Avisio, dell'Alto Adige, della Valle di Cavedine, della Valsugana e dell'Agordino, rappresentando così un'impronta di fondamentale importanza per la storia artistica di Moena e dell'intera Valle di FIemme. Sono contento di dare il patrocinio e di partecipare, a nome del Ministro, a questa iniziativa perche è l'ennesima dimostrazione di un concetto a cui credo molto: la valorizzazione dell'arte è compito cui devono collaborare enti locali, società civile e istituzioni statali. Giuliano Urbani Ministro per i Beni e le Attività Culturali
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